La normativa vigente (D.lgs. 152/2006 e successivo D.lgs. 128/2010) stabilisce che i rifiuti possono essere suddivisi in urbani e speciali. Ma a caratterizzare un rifiuto è principalmente il grado di pericolosità per l'uomo e l'ambiente. Un criterio che è alla base della distinzione tra rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Ogni scarto, residuo o rifiuto ha un codice identificativo che fa riferimento al "Codice Europeo dei Rifiuti" (CER 2002) e richiede specifiche modalità di trasporto, stoccaggio, trattamento esmaltimento. LA DITTA SESSA GIOVANNI , azienda leader nel settore dei servizi ambientali, si occupa della gestione dei rifiuti pericolosi da oltre 25 anni, offrendo soluzioni mirate e consulenze ecologiche. Attività che richiedono un'ottima conoscenza del settore e un buon livello di specializzazione, ma soprattutto strategie e competenze testate sul campo. Il modus operandi della nostra azienda si caratterizza per la grande attenzione alle esigenze dei clienti. Qualunque problematica relativa ai rifiuti pericolosi, sia liquidi che solidi, viene affrontata con la massima precisione, procedendo step by step e rispettando elevati standard qualitativi. Il primo passo consiste in un sopralluogo tecnico finalizzato alla raccolta di informazioni e di campioni per le analisi chimiche, lacaratterizzazione e la classificazione delle sostanze nocive o inquinanti. Successivamente si passa all'omologazione e alla catalogazione dei rifiuti tramite apposite prove di trattamento. La fase preliminare comprende anche la valutazione dei costi e la scelta dell'intervento più idoneo, a seconda che si tratti dirifiuti sfusi o imballati. Una volta pianificate le varie attività, dal trasporto con mezzi omologati ADR alla ricezione presso gli impianti per il trattamento, ha inizio la fase operativa del ciclo dei rifiuti. Il processo si conclude con lo smaltimento delle sostanze pericolose. 

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI I rifiuti speciali e i rifiuti speciali pericolosi vengono classificati come sostanze, materiali e oggetti che necessitano di particolari modalità di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento o recupero definitivo. A differenza di un rifiuto urbano, l’origine di un rifiuto speciale è legata ad attività produttive o industriali. Si tratta generalmente di sostanze nocivecon caratteristiche chimico-fisiche che le rendono inquinanti per l’ambiente e dannose per l’uomo. Tra i rifiuti classificati come speciali rientrano gli scarti di lavorazione industriale, i fanghi derivanti dal trattamento e dalla depurazione delle acque reflue, le apparecchiature e i macchinari obsoleti, ma anche i veicoli a motore e i rifiuti derivanti da attività edili – costruzione e demolizione, rifiuti dell’industria alimentare o della ristorazione e grande distribuzione. Ben più ampio è, invece, l’elenco dei materiali considerati rifiuti speciali pericolosi.